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Artist

cerri giovanni

milano 1969

Giovanni Cerri è nato nel 1969 a Milano, dove vive e lavora. Ha iniziato a esporre nel 1987 e da allora ha tenuto mostre in Italia e all’estero (Bolivia, Canada, Cina, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Polonia, Romania, Turchia, USA). Da sempre attratto dal territorio urbano di periferia, la sua ricerca si è sviluppata nell’indagine tematica dell’archeologia industriale, con raffigurazioni di fabbriche dismesse, aree abbandonate e relitti di edifici al confine tra città e hinterland. Dal 2001 al 2009, con il ciclo delle «città fantasma», ha lavorato dipingendo sulla carta di quotidiano. Un supporto che – attraverso alcuni frammenti di scritte – raccontava la nostra contemporaneità, come una sorta di cronaca affiorante dalla materia pittorica. Nel 2006, con questa tecnica, ha rivisitato in sedici quadri alcuni celebri volti della Cappella Sistina e del Giudizio Universale di Michelangelo per una mostra alla Galleria Blanchaert di Milano e successivamente è stato invitato dal curatore Philippe Daverio al Premio Michetti a Francavilla al Mare. Nel 2008 espone con il padre Giancarlo al Museo della Permanente a Milano nella mostra «I Cerri, Giancarlo e Giovanni. La pittura di generazione in generazione». Nel 2009 realizza il grande trittico dal titolo «Gomorra, l’altro Eden», ispirato al best-seller di Roberto Saviano. In questi anni, diversi suoi cataloghi sono stati accompagnati dai testi dell’amico scrittore Raul Montanari. Nel 2010 è tornato alla pittura su tela, presentando nell’ambito del Premio «Riprogettare l’archeologia», un altro grande trittico dal titolo «Habitat» alla Triennale Design Museum di Milano. Nel 2011, invitato dal curatore Vittorio Sgarbi, espone al Padiglione Italia Regione Lombardia alla 54° Biennale di Venezia e successivamente alla mostra “Artisti per Noto. L’ombra del divino nell’arte contemporanea” a Palazzo Grimani a Venezia. Nel 2014 il ciclo di opere “The great country” viene esposto all'Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen, all'Istituto Italiano di Cultura di Colonia e al Museo Riva 1920 di Cantù, la mostra è presentata in catalogo da Flaminio Gualdoni. Nel 2015 la mostra “Milano ieri e oggi” viene esposta all’Unione del Commercio a Palazzo Bovara a Milano, alla Cortina Arte a Milano, alla Galleria Palmieri di Busto Arsizio e all’Istituto Italiano di Cultura di Varsavia. Una sua opera è presente nella collezione del Museo della Permanente a Milano. Del suo lavoro hanno scritto, tra gli altri: Silvia Agliotti, Vera Agosti, Marina Arensi, Livia Baldanza, Simona Bartolena, Rolando Bellini, Francesca Bellola, Luisa Bergomi, Massimo Bignardi, Felice Bonalumi, Cinzia Bossi, Stefania Briccola, Marta Calcagno Baldini, Chiara Canali, Adriana Cuffaro, Ettore Ceriani, Gianni Cerioli, Paola Ciccolella, Gemma Clerici, Mauro Corradini, Tiziana Cordani, Stefano Cortina, Stefano Crespi, Filippo Cristini, Adriana Cuffaro, Antonio D’Amico, Hans De Clercq, Andrea B. Del Guercio, Mimmo Di Marzio, Elena Di Raddo, Gianfelice Facchetti, Alberto Figliolia, Pedro Fiori, Lorenza Fragomeni, Melisa Garzonio, Flaminio Gualdoni, Cristina Guerra, Paul Kroker, Lucio Izzo, Paolo Lezziero, Ezio Maglia, Teodosio Martucci, Fiorella Mattio, Elisabetta Mero, Mario Micozzi, Franco Migliaccio, Bruno Milone, Raul Montanari, Elisabetta Muritti, Luca Pietro Nicoletti, Franco Patruno, Carlo Perini, Dimitri Plescan, Gianni Pre, Mauro Raimondi, Veronica Riva, Claudio Rizzi, Steve Rockwell, Fabio Ruggirello, Salvatore A. Sanna, Gabi Scardi, Giorgio Seveso, Giorgio Trevisan, Chiara Vanzetto, Alberto Venditti, Gian Marco Walch.

Full Bio
Title

CITTÀ FANTASMA

Price

1,700.00

ArtID 3,090.91

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Dimensions

60 (H) x 50 (W) cm

Year

2008

Technique

TECNICA MISTA SU TELA

OPERA MOLTO RAPPRESENTATIVA DEL CICLO CHE HO DEDICATO AL TEMA DELLE CITTÀ FANTASMA. UNA LUNGA STRADA DI PERIFERIA SEMBRA NON AVERE FINE. LONTANO, SI SCORGE UNA GRANDE LUCE, FORSE L’ALBA DI UN NUOVO GIORNO. ASSENTE L’UOMO, MA PRESENTI LE SUE OPERE: LE CASE E LE FABBRICHE. UNO DEI TANTI QUARTIERI INDUSTRIALI ABBANDONATI DELLE AREE METROPOLITANE, RIMANE LA MEMORIA CON LA PRESENZA DEGLI EDIFICI. MOLTI STUDI DI INQUADRATURE HANNO ACCOMPAGNATO I DIPINTI. APPUNTI E SCHIZZI A PENNA, DISEGNI CHE HANNO UN VALORE PROPRIO COME NASCITA DELL’IDEA DI UN QUADRO. THIS WORK IS VERY REPRESENTATIVE OF THE CYCLE THAT I DEDICATED TO GHOST TOWNS. A LONG STREET IN THE OUTSKIRTS DOESN’T SEEM TO HAVE AN END AND FAR IN THE DISTANCE, THERE’S A GREAT LIGHT, PERHAPS THE DAWN OF A NEW DAY. MAN IS ABSENT, BUT PRESENT THROUGH HIS WORKS: HOUSES AND FACTORIES. IT IS ONE OF THE MANY INDUSTRIAL AREAS ABANDONED WITHIN METROPOLITAN CITIES WHERE MEMORY REMAINS THROUGH THE PRESENCE OF BUILDINGS. I DID MANY STUDIES TO FRAME THE SCENE AND THESE ACCOMPANY THE PAINTINGS. DRAFTS, PEN DRAWINGS, DRAWINGS THAT HAVE A VALUE AS THEY SHOW THE BIRTH OF THE IDEA OF THE PAINTING.

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